Flotte sempre più competitive

Il contesto internazionale segnala che la fase di bassa crescita dell’economia mondiale, confermata dagli indicatori di inizio 2019, ha interessato un numero crescente di…

Il contesto internazionale segnala che la fase di bassa crescita dell’economia mondiale, confermata dagli indicatori di inizio 2019, ha interessato un numero crescente di Paesi. Le prospettive economiche continuano ad essere caratterizzate da tendenziali al ribasso. All’inizio di maggio, con le previsioni di primavera 2019, la Commissione Europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia italiana. Il PIL italiano è previsto in crescita dello 0,1% nel 2019 e dello 0,7% nel 2020, mentre per l’UE28 il PIL è previsto crescere dell’1,4% nel 2019 e dell’1,6% nel 2020. Secondo queste previsioni, nel 2019 e nel 2020 il tasso di crescita dell’economia italiana sarà il più basso tra i Paesi dell’UE28. La Commissione Europea prevede inoltre che il tasso di disoccupazione italiano, già tra i più alti dell’UE28, al terzo posto dopo Grecia e Spagna, crescerà sia nel 2019 sia nel 2020, in controtendenza rispetto al tasso di disoccupazione dell’UE28.

LA CONGIUNTURA ITALIANA

Dopo tre cali tendenziali consecutivi della produzione industriale (novembre -2,8%, dicembre -5,7%, gennaio -0,8%), si registra un aumento dello 0,9% a febbraio 2019 e di nuovo un calo dell’1,4% a marzo 2019, che porta la chiusura del 1° trimestre a -0,5% su base annua. Tra i grandi major markets la produzione industriale registra variazioni positive rispetto a febbraio 2019 solo per Germania (+0,4%) e UK (+0,7%), mentre rispetto a marzo 2018 solo la produzione industriale di UK è positiva: +2,2%. Germania (-2,5%), Francia (-1%), Spagna (-3,4%) e Italia (-1,4%) confermano il rallentamento dell’attività industriale su base annua. Ad aprile 2019 l’indice del clima di fiducia dei consumatori è in diminuzione per il terzo mese consecutivo. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori, ma con intensità diverse.

Nella manifattura si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell’indice riflette il miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini.

IL SETTORE INDUSTRIALE AUTOMOTIVE

L’indice destagionalizzato della produzione industriale del settore automotive di marzo mostra un calo, rispetto a febbraio, del 3,6%, mentre nel trimestre gennaio-marzo 2019 il calo è del 2,4% rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2018. Su base annua lo stesso indice, corretto per gli effetti del calendario, registra un calo tendenziale del 9,8% a marzo e del 9,5% nel primo trimestre 2019. Su base annua, a marzo 2019 la fabbricazione di autoveicoli vede il proprio indice in diminuzione del 14,4% rispetto a marzo 2018 e del 14% nel cumulato dei primi tre mesi del 2019, quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi cresce dell’1,2% nel mese e del 6,3% nel cumulato e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori è in calo del 6,2% nel mese e del 7,1% nel cumulato.

LA DOMANDA DI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI

Con il DECRETO CRESCITA, pubblicato il 30 aprile 2019, è stato reintrodotto il superammortamento al 130% per l’acquisto di beni strumentali nuovi fino a 2,5 milioni di euro. Il decreto ammette i veicoli industriali tra i beni strumentali che beneficiano della riduzione fiscale e dunque le imprese di autotrasporto potranno beneficiare della misura, che si applica sui veicoli industriali acquistati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019. Le imprese potranno ottenere un’estensione degli acquisti fino al 30 giugno 2020, a condizione che entro il 31 dicembre 2019 l’acquirente abbia firmato l’ordine e versato un anticipo del 20%. La misura appena approvata potrà dare fiato ad un mercato partito male in avvio del 2019 e sostenere la domanda di veicoli industriali e quindi anche i livelli produttivi nazionali del settore automotive. È ancora in attesa invece il rinnovo del decreto investimenti per il 2019/2020, una misura utile a sostenere la domanda di veicoli industriali, in particolare quello dei veicoli trainati per l’intermodalità e per il trasporto ATP e quello dei veicoli alimentati da carburanti alternativi. Per quest’anno sarebbe utile prevedere anche la possibilità di estendere la misura all’acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6d Temp che, pur avendo motorizzazioni tradizionali, anticipano le prescrizioni normative previste ad agosto 2020. Ad aprile 2019, il mercato dei veicoli commerciali e industriali torna positivo con una crescita tendenziale dell’11,6%, grazie al buon andamento di furgoni e autocarri fino a 3.500 kg di ptt. Nel contesto europeo, a gennaio-marzo 2019 (ultimo dato pubblicato da ACEA), il mercato dei veicoli commerciali leggeri risulta positivo, con i major markets in crescita.

Il mercato degli autocarri medi-pesanti, pure in aumento, ha segno positivo per Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, mentre Italia e Spagna mantengono ancora il segno negativo nel 1° trimestre dell’anno.

VEICOLI COMMERCIALI <3.500 KG PTT

A gennaio-aprile 2019 sono stati venduti 60.800 veicoli commerciali (+5,9%); la quota delle marche nazionali vale il 40% del mercato. Il mese di aprile ha segnato una crescita di quasi il 16% grazie al buon risultato delle vendite intestate alle aziende di noleggio (+23%) e di leasing (+21%).

Nel mese, noleggio e leasing valgono oltre il 48% del mercato dei veicoli commerciali fino a 3,5 t di ptt.

AUTOCARRI >3.500 KG PTT

Dopo un calo medio nei primi 3 mesi del 2019 dell’11%, ad aprile la riduzione del mercato è ad una solacifra: -7,4%. Nel 1° quadrimestre la flessione si riduce a -10%, con un andamento diversificato per area: -4% per Nord-Ovest e Nord-Est, -16% per il Centro e -19% per Sud-Isole. Le vendite di autocarri adibiti a cantiere aumentano del 13% da inizio anno, mentre quelli stradali diminuiscono del 12%. Il dato riflette l’andamento della produzione nelle costruzioni che a febbraio 2019 aumenta del 3,4% rispetto a gennaio 2019. Nella media del trimestre dicembre 2018-febbraio 2019, la produzione nelle costruzioni cresce del 2,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua, l’indice mostra un consistente incremento, attestandosi al 7,8%. L’approvazione del decreto sblocca cantieri (decreto legge n. 32/2019) non risolve secondo ANCE, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, le grandi criticità che impediscono il rapido utilizzo delle risorse stanziate, a iniziare dalla sedimentazione normativa e dalla burocrazia asfissiante. Il provvedimento introduce disposizioni urgenti che dovrebbero favorire la crescita economica e dare impulso al sistema produttivo del Paese. Purtroppo la capacità di fare impresa, analizzata dalla Banca Mondiale attraverso la disciplina normativa e fiscale che ogni Paese applica nei confronti delle imprese, vede il nostro Paese perdere cinque posizioni nel ranking mondialetroviamo la Svezia al 12esimo posto, la Germania al 24esimo, seguono poi Austria (26), Spagna (30), Francia (32), Portogallo (34) eccetera.

Allo stato delle cose si è aggiunta una campagna elettorale permanente, che poco aiuta ad uscire dal pericolo recessivo incombente. Un dato positivo da evidenziare invece è il mercato di autocarri alimentati a gas, che a gennaio-aprile 2019 ha una quota di quasi l’11% del mercato, dimostrando l’attenzione sempre più orientata alla sostenibilità delle aziende di autotrasporto.

Le vendite di autocarri a metano crescono del 105% e quelle a GNL del 34%. Iveco, con una quota dell’80%, è leader del mercato degli autocarri alimentati a GNL, vincendo anche il premio per “il più proattivo utilizzo del GNL nei trasporti” al summit del GNL su piccola scala, tenutosi recentemente a Milano.

RIMORCHI/SEMIRIMORCHI >3.500 KG PTT

Ad aprile 2019 sono stati rilasciati quasi 2mila libretti di circolazione, il 2,6% in meno rispetto ad aprile 2018. Nel mese i costruttori nazionali recinque gistrano però un aumento del 15%, mentre i costruttori esteri una diminuzione dell’11%. A gennaio-aprile 2019 il comparto dei veicoli trainati segna una contrazione del 5,5% dei libretti rilasciati rispetto ad un anno fa, che ha riguardato soprattutto le regioni del Nord-Ovest (-22%) e del Nord-Est (-7%), mentre sono positive le vendite nelle regioni del Centro (+6%) e del Sud-Isole (+5%). I costruttori nazionali toccano nel mese il 39% dei libretti rilasciati dal Ministero dei Trasporti (6 punti in più rispetto ad aprile 2018) e il 37% nel cumulato (2 punti in più rispetto al 1° quadrimestre 2018). Secondo gli allestimenti, a gennaio-aprile segnano un calo le vendite di isotermici e cisterne isotermiche.

AUTOBUS

Gli autobus diminuiscono ad aprile del 4% e nel cumulato del 5,5%. Il mercato gli autobus specifici turistici registra nel mese un calo delle vendite del 23% e nel cumulato del 17%. Il comparto dei turistici vale il 34% dei libretti rilasciati nel mese e il 24% di quelli rilasciati da inizio anno. Le vendite di autobus specifici adibiti al TPL invece mostrano una crescita del 29% ad aprile e un calo del 5% nel 1° quadrimestre, imputabile al segmento degli interurbani (-13%). Minibus e scuolabus registrano nel cumulato un andamento positivo. Da inizio anno circolano sulle strade delle città italiane 27 nuovi autobus elettrici, 82 nuovi autobus ibridi gasolio-elettrici e 45 nuovi autobus a metano: insieme si tratta del 14% degli autobus venduti tra gennaio e aprile. Considerando l’inquinamento atmosferico delle nostre città, il rinnovo delle flotte con mezzi ad alimentazione alternativa potrebbe essere molto più incisivo.

Per l’intero 2018 sono stati venduti 53 autobus elettrici, 19 autobus ibridi gasolio-elettrici e 386 autobus a metano, che insieme hanno rappresentato il 10% del mercato.

calendar_month

a cura di Redazione