Il MAN TGL 12.250 di Brasav Consorzio Scuole Guida apre nuovi orizzonti ai neopatentati professionali

Avvicinare i giovani alla professione di autista professionale, pur in scenari che vedono un’elevata disoccupazione giovanile, è sempre più complesso. Che si tratti di…

Avvicinare i giovani alla professione di autista professionale, pur in scenari che vedono un’elevata disoccupazione giovanile, è sempre più complesso.
Che si tratti di un lavoro che richiede sacrifici, sia in termini di orari sia nella vita privata a causa delle lunghe trasferte, è cosa risaputa. Ma anche le difficoltà di accesso alla professione, in particolare il conseguimento della patente, incidono su questa carenza di candidature.

Proprio per questi motivi è importante l’iniziativa del Consorzio Brasav di Cuneo, che con le  12 autoscuole aderenti opera in tutta la provincia: oltre al capoluogo, anche ad Alba e Saluzzo, giusto per citare le due cittadine più importanti.

“Decidere di immatricolare un nuovo MAN TGL 12.250 invece di rivolgerci al mercato dell’usato – spiega Alessandro Biella, presidente del Consorzio, ma anche socio in tre autoscuole e istruttore -, è stata una scelta meditata, economicamente più impegnativa, ma anche un segnale sia per il nostro settore sia per quello dell’autotrasporto. Avvicinare i giovani a questo lavoro è difficile, ma lo diventa ancora di più se il primo approccio avviene a bordo di veicoli vecchi, con un cambio manuale dove spesso i meno forti, ma anche le donne che avrebbero interesse a intraprendere questa attività, hanno bisogno di due braccia per spostare la leva. Per non parlare dei freni e del comfort di guida. In altre parole, veicoli che nulla hanno in comune con quelli di ultima generazione, che probabilmente si troveranno poi a guidare una volta inseriti in flotte di medie e grandi dimensioni come in quelle più piccole”.

Il MAN TGL 12.250 del Consorzio Brasav è dotato del motore MAN D08 a sei cilindri di 6,9 litri per una potenza di 250 cv (184 kW) e una coppia di 1.050 Nm, mentre il cambio è il MAN TipMatic automatizzato a 12 marce. La cabina è la doppia DN, di altezza normale ma con una seconda fila di sedili generalmente impiegate per ospitare le squadre di operai; le sospensioni sono meccaniche sull’asse anteriore e pneumatiche su quello posteriore.

Molta attenzione è riservata alle dotazioni di sicurezza: freni a disco sui due assi, sistema frenante elettronico EBS, ABS, assistente alla frenata d’emergenza EBA, freno motore elettronico MAN EVBec, controllo elettronico della stabilità ESP, ASR, MAN EasyStart, avviso di allontanamento dalla corsia di marcia Lane Departure Warning e RIO Box.
L’allestimento prevede anche un cassone centinato con la zavorra, come prescritto dalla legge per i veicoli destinati alla scuola guida, e il gancio di traino per il rimorchio.

“Un camion per scuola guida deve essere un veicolo dedicato – prosegue Biella -, quindi doppi comandi, nel nostro caso solo il pedale del freno, e poi abbiamo voluto la cabina doppia così durante le sessioni d’esame l’ingegnere può seguire la guida con più agio. Gli allievi che avevano fatto le prime guide con il veicolo vecchio e ora stanno proseguendo con il MAN TGL sono addirittura entusiasti ed è facile capire perché. Ma in realtà la nostra
scelta ha altri vantaggi che ritengo anche più importanti. Scegliendo un veicolo di ultima generazione si ha l’opportunità, non solo di insegnare a guidare un camion, ma farlo spiegando come sfruttare al meglio tutte le nuove tecnologie per risparmiare carburante e rendere la guida meno stressante ma allo stesso tempo più sicura. In altre parole una sorta di master!”

“Per la verità questo sarebbe anche uno dei punti qualificanti del nuovo programma ministeriale per il rilascio delle patenti C, CE e relativo CQC – ricorda Biella -. Mi chiedo come sia possibile rispettare questa direttiva se si mettono gli allievi alla guida di veicoli vecchi, spesso con più di dieci anni, e con le minime dotazioni di bordo. Per esempio, il nostro MAN TGL ha il cambio automatizzato che dal 2016 è stato accettato dalle direttive ministeriali. Ma il cambio automatizzato è ormai presente da anni sulla quasi totalità dei camion e permette una serie di accorgimenti di guida che consentono di viaggiare più sicuri e al contempo consumare meno. Lo stesso vale per i sistemi frenanti e gli ausili alla guida che sono ormai di serie sui veicoli più recenti. In altre parole, dopo aver preso la patente con un vecchio camion, l’allievo si trova ad aver guidato un mezzo che non ha nulla a che vedere con quello che dovrà guidare per lavoro. È per questo che mi auguro che la scelta del Consorzio Brasav sarà seguita da altri, a beneficiarne sarà tutto il mondo dell’autotrasporto… e magari convinceremo qualche giovane in più a scegliere questa professione” conclude Biella.

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a cura di Redazione Logistica e Trasporti