Mercato autocarri: il 2022 chiude in positivo, in crescita anche i veicoli trainati

A dicembre 2022, il mercato degli autocarri mantiene una variazione positiva, mentre i veicoli trainati registrano una flessione a doppia cifra, come non accadeva…

A dicembre 2022, il mercato degli autocarri mantiene una variazione positiva, mentre i veicoli trainati registrano una flessione a doppia cifra, come non accadeva dallo scorso aprile. Gli autobus, invece, recuperano il segno negativo di novembre e chiudono il mese con un rialzo a doppia cifra.

Analizzando nel dettaglio il mercato di dicembre 2022, nel mese sono stati rilasciati
2.559 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+10,6% rispetto a dicembre 2021) e 1.298
libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore
a 3.500 kg (-11,8%), suddivisi in 121 rimorchi (-16%) e 1.177 semirimorchi (-11,3%).
Nell’intero 2022 si contano 25.341 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 2,1% in
più rispetto al 2021, e 16.793 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi
pesanti (+11% rispetto a gennaio-dicembre 2021), così ripartiti: 1.371 rimorchi (-3%) e
15.422 semirimorchi (+12,5%).

Per gli autocarri, nel 2022 tre su quattro aree geografiche mantengono un segno positivo:
+4,3% l’area Sud e Isole, +2,8% il Nord-Est e +2,4% il Nord-Ovest. Restano in calo, invece, le immatricolazioni del Centro (-2,7%).

Per classi di peso, i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano nuovamente la
flessione più marcata (-36,4%), seguiti dai veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate
(-35%), dai veicoli sopra le 6 e fino a 8 tonnellate (-17,4%), dal segmento sopra le 12 e
sotto le 16 tonnellate (-14,9%) e dal segmento sopra le 11,5 e fino a 12 t (-9,3%).
Mantengono una variazione positiva, invece, i veicoli sopra le 5 e fino a 6 tonnellate
(+31,7%) e i veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+4,9%).
Sempre nel 2022, gli autocarri rigidi risultano in calo del 6,5%, mentre i trattori stradali
chiudono a +11,4%. Nello stesso periodo, prosegue il trend discendente dei veicoli da
cantiere (-3,6%), mentre i veicoli stradali crescono del 2,7%.
Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio-dicembre 2022 la quota di mercato
dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,7% (era del 5,7% a gennaio-dicembre 2021), per
un totale di 941 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico
rappresentano appena lo 0,1% del totale (era lo 0,2% nel 2021).

In riferimento ai veicoli trainati, nel periodo gennaio-dicembre 2022, risultano in crescita
a doppia cifra le regioni del Nord-Ovest (+13,9%), del Nord-Est (+10,9%) e del Centro
(+10,5%), mentre l’area del Sud e Isole registra un rialzo dell’8,7%.
Le marche estere totalizzano 10.158 libretti di circolazione nell’intero 2022 (+19,3%);
stabili le marche nazionali (+0,4%), con 6.635 libretti.

“Il mercato degli autocarri ha registrato a dicembre una crescita contenuta anche
se nel suo complesso risulta ancora fortemente penalizzato dalle perduranti carenze di
materie prime e dai conseguenti rialzi dei prezzi – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA
per il trasporto merci. A fronte di tali criticità, lascia sorpresi la scelta dell’Esecutivo di
non prorogare nell’ultima legge di Bilancio i termini di consegna dei beni strumentali
tradizionali (con e senza acconto) e innovativi (senza acconto) acquistati nel 2022 ai fini
dell’accesso al credito d’imposta.

Auspichiamo quindi che il Parlamento, in sede di conversione del decreto-legge cd.
milleproroghe, approvi il differimento dei termini di consegna al 31 dicembre 2023 per
tutte le tipologie di beni strumentali ordinati nel 2022, tradizionali e innovativi,
indipendentemente dall’avvenuto versamento di un acconto.

In ultimo, nell’ottica di una progressiva e completa decarbonizzazione del settore del
trasporto merci, l’Associazione torna a chiedere la strutturazione di un piano pluriennale
per il rinnovo del parco circolante con mezzi a basse e zero emissioni e per cui siano
previsti stanziamenti coerenti con quanto già messo in opera da altri Paesi dell’Unione
europea.”

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a cura di Redazione