Mercato autocarro: crescita a doppia cifra a giugno

A giugno 2019, sono stati rilasciati 3.161 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+38,3% rispetto a giugno 2018) e 1.089 libretti di circolazione di…

A giugno 2019, sono stati rilasciati 3.161 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+38,3% rispetto a giugno 2018) e 1.089 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-2,8%), suddivisi in 161 rimorchi (-12%) e 928 semirimorchi (-1%).
Mentre a giugno gli autocarri crescono a doppia cifra, per i veicoli trainati si tratta del sesto mese consecutivo con il segno meno. Per entrambi i comparti si conferma un trend negativo nel primo semestre del 2019: 13.984 libretti di circolazione di nuovi autocarri, lo 0,2% in meno del periodo gennaio-giugno 2018, e 8.724 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-6,8% rispetto a gennaio-giugno 2018), così ripartiti: 821 rimorchi (+0,4%) e 7.903 semirimorchi (-7,5%).

Il mercato degli autocarri, dopo un calo tendenziale dell’11,6% nel primo trimestre 2019, nel secondo registra un recupero all’incirca della stessa entità, chiudendo +11% grazie al boom di libretti di circolazione rilasciati nel mese di giugno. Questo risultato riflette i primi benefici derivanti dalla reintroduzione della misura del superammortamento al 130%, ad opera del decreto-legge ‘Crescita’ convertito con legge n. 58 del 28 giugno 2019. L’agevolazione è applicabile, infatti, agli autocarri, così come ai rimorchi e semirimorchi, utilizzati come bene strumentale di impresa e acquistati dal 1° aprile 2019. Ha contribuito a questo risultato anche l’applicazione del Regolamento 2017/2400, in vigore dal 1° luglio per alcune tipologie di veicoli pesanti della categoria N3, riguardante le emissioni di CO2. Come già evidenziato, le vendite di autocarri medi-pesanti chiudono la prima metà dell’anno sostanzialmente in linea con i volumi di un anno fa, un dato confortante visto l’avvio del 2019 piuttosto negativo, con cali a due cifre nei primi 3 mesi dell’anno.

La ripartizione geografica delle vendite nel periodo gennaio-giugno 2019 riguarda per il 59% l’Italia Settentrionale, per il 16% le regioni del Centro e per il 25% le regioni del Sud-Isole. L’82% degli autocarri venduti ha ptt uguale o superiore a 16 tonnellate, pari a 11.434 veicoli, -0,3% su gennaio-giugno 2018; nel solo mese di giugno, le vendite di autocarri pesanti sono state oltre 2.500, con una crescita superiore al 45%. Nei primi sei mesi del 2019 il mercato risulta composto per il 51% da autocarri rigidi e per il 49% da trattori stradali; nel mese di giugno, le vendite di autocarri rigidi sono aumentate del 35% e quelle di trattori stradali del 41%. Infine, a conferma del trend già evidenziato nei mesi precedenti, sono aumentate le vendite di autocarri adibiti a cantiere, che nei primi 6 mesi dell’anno sono state oltre 1.000, con un incremento del 24%. Si tratta di un dato in linea con l’andamento della produzione del settore Costruzioni.

Per quanto riguarda le alimentazioni, gli autocarri alimentati a gas registrano, a
gennaio-giugno 2019, una quota del 7,4%. Nello specifico, le vendite di autocarri a
metano crescono del 61,2% e quelle a GNL del 38%.
Per il mercato dei rimorchi e semirimorchi, il calo del primo semestre 2019 è piuttosto accentuato nelle regioni del Nord (-16% il Nord-Ovest e –il 14% il Nord-Est), mentre le regioni del Centro e del Sud-Isole registrano rispettivamente aumenti del 2% e del 4%.

Le vendite di brand di Costruttori nazionali, che valgono il 40% del mercato, registrano un calo delle vendite del 2% (pari a 70 veicoli registrati in meno), mentre quelle dei Costruttori esteri diminuiscono del 10% (pari a 567 veicoli registrati in meno).

In prospettiva, il mercato corre il rischio di subire uno stop nei prossimi mesi a causa della lentezza attuativa dei Decreti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che assegnano 25 milioni di Euro per il rinnovo del materiale rotabile utilizzato dalle imprese in Conto Terzi, e del conseguente “effetto-attesa” da parte dei potenziali investitori.

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a cura di Redazione