MOBILITÀ E TRANSIZIONE ECOLOGICA AL CENTRO DELLA SECONDA GIORNATA DI NGM

Secondo giorno di Next Generation Mobility dedicato alla transizione ecologica. I lavorisi sono in larga parte soffermati sulle relazioni di chiusura dell’Interreg Alpine Space…

Secondo giorno di Next Generation Mobility dedicato alla transizione ecologica. I lavorisi sono in larga parte soffermati sulle relazioni di chiusura dell’Interreg Alpine Space e-Smart, il progetto transnazionale pubblico/privato per lo sviluppo dei servizi di e-mobilità con un approccio integrato alla pianificazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Uno dei principali ostacoli all’introduzione su larga scala di veicoli a zero emissioni nel trasporto pubblico locale (TPL) e nella logistica distributiva è la gestione smart dell’infrastruttura di rete di ricarica per evitare picchi di carico a discapito della rete elettrica. Ciò richiede standard e norme condivise per testare e validare i sistemi di scambio energetico, garantire stabilità della rete e la ricarica dinamica attraverso modelli di comunicazione uniformi. Il progetto Interreg Alpine Space e-SMART mira a raggiungere tale obiettivo Il progetto ha sviluppato e testato strumenti operativi per pianificare le infrastrutture e i servizi di mobilità elettrica per i passeggeri e per il trasporto di merci: uno Smart Energy Toolkit. La giornata è proseguita con l’intervento di Fabrizio Arena di BIP, società di consulenza italiana e presente in tutto il mondo, Arena ha presentato uno studio che evidenzia l’esigenze di sviluppo della infrastruttura di ricarica necessari per sostenere l’obiettivo nazionale di 6 milioni automobili elettriche in circolazione nel 2030. Alessandro Distefano, partner di PwC, ha esaminato i diversi modi in cui la digitalizzazione sia un fattore chiave per rispondere alle nuove esigenze di mobilità, soprattutto nel trasporto pubblico locale. La digitalizzazione, è cruciale per la sostenibilità del servizio: può e deve abilitare una nuovo approccio alla programmazione dell’offerta di trasporto e dei servizi di mobilità, può’ supportare i processi di gestione della capacità di mezzi e infrastrutture, puoi garantire la lettura in tempo reale degli impatti sul servizio. Giorgio Zino, Business Director Europe di IVECO Bus, ha brillantemente esposto, attraverso la propria case history aziendale, la complessità della transizione in ambito di Tpl gommato. Dal full electric con pantografo (i filobus) alle propulsioni ibride, sino alle celle a combustibile, ad ogni esigenza di utilizzo e di motore dovranno corrispondere soluzioni di ricarica specifiche. Infine l’idrogeno è stato il protagonista della chiusura di giornata di NGM. Il panel intitolato “Strategie e strumenti per supportare e sviluppare la mobilità a idrogeno” è stata moderata da LOGISTICA&Trasporti e ha visto la partecipazione di Federico Brivio di Bosch che ha spiegato in quali settori l’elettrico a celle a combustibile abbia numerose chance di adozione e successo. Marcello Capra del Ministero per la Transizione Ecologica si è soffermato per gli investimenti previsti dal PNRR a favore della mobilità a idrogeno, mentre il professor Marcello Baricco della facoltà di Chimica dell’Università di Torino ha sottolineato come per l’idrogeno questa sia “la volta buona”. Infine Ginevra Rossetti di Rina ha parlato della sfida rappresentata dalla produzione dell’idrogeno e il professor Francesco Quatraro, ordinario di Politica Economica dell’Università di Torino, ha inquadrato la questione sotto l’aspetto del rapporto tra transizione circolare e mobilità. Tutti gli oratori hanno comunque sottolineato come la maggiore comprensione e accettazione dell’idrogeno nella mobilità passi da un cambiamento culturale in cui ciascuno dei protagonisti, dalle istituzioni alle scuole, deve fare la sua parte.

Oggi ultima giornata di NGM con due temi forti, la connessione e automazione dei veicoli e la mobilità leggera. Di seguito il programma.

MOBILITA’ CONNESSA E METAMOBILITA’

Per la qualità della guida, la sicurezza stradale e il monitoraggio del territorio

giovedì 5 maggio
ore 9.30 – 12.00

La mobilità connessa per lungo tempo ha significato somma di connessioni: la radio, la telefonia, la navigazione, i dati di guida a fini assicurativi e statistici… Tutti questi flussi avevano un originatore e un recettore e la connessione era tra i due. Questo modello è ancora quello prevalente ma da un paio d’anni il veicolo stesso si sta trasformando nel caso più semplice in un broker di flussi a una centrale di elaborazione, in grado di fornire agli occupanti servizi e informazioni e ai server esterni input di alto livello, come una centrale sensoriale ambulante, su cui costruire nuovi livelli di sicurezza attiva e di qualità della guida. A questa trasformazione hanno contributo l’evoluzione di standard V2V e V2X, tecnologie come le reti wireless ad alta velocità e bassa latenza e l’edge computing, servizi di mapping e geomatica avanzata, sensori di situational awareness (lidar, radar di prossimità, telecamere con visione artificiale) attuatori, come i sistemi attivi di illuminazione.  L’integrazione di tutto questo produce il concetto di metamobility. In un contesto di questo tipo le considerazioni di privacy, di proprietà dei dati, ma anche di sovranità dei dati e di diritto di accesso ai sistemi, e conseguente diritto alla riparazione, passano in primo piano. 

Le tematiche:

  • La digitalizzazione del veicolo
  • Veicoli e infrastrutture connessi
  • Guida autonoma
  • Infotainment
  • Sicurezza stradale
  • Sicurezza digitale
  • 5G e oltre
  • Mapping & geomatica
  • Digitalizzazione ed elettrificazione
  • Privacy
  • Right to access e right to repair

Conduce
Roberto Sposini, Giornalista e Chief Mobility Editor, LifeGate

Il futuro della mobilità tra innovazione, nuove tecnologie e il ruolo delle future generazioni
Gabriele Ferrieri, Presidente, ANGI

Sviluppo e testing di soluzioni innovative per la smart mobility abilitate dal 5G e dalle tecnologie emergenti
Barbara Pralio, Innovation Manager, Fondazione Torino Wireless

Le nuove regole e le modifiche alla Convenzione di Vienna per la guida autonoma
Mario Nobile, Direttore Generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

L’esperienza di IVECO BUS sulla guida autonoma
Marco Franza, Global Customer Service Director, IVECO BUS

Prossima fermata, guida autonoma!
Franco Rosso, International Sales and Business Development Manager, ioki GmbH 

5G-CARMEN e il 5G per supportare la mobilità connessa e autonoma nell’Unione Europea
Roberto Fantini, Senior Radio Access Engineer, TIM

Accesso ai dati del veicolo e diritto alla riparazione
Davide Galli, Presidente, Federcarrozzieri

Il dealer come motore di innovazione. Evoluzione strategica del modello di business e messa a terra delle soluzioni digitali per la mobilità integrata
Francesco Di Ciommo, Presidente, Authos Ford

ALBA Robot, piattaforma integrata per la mobilità personale indoor
Mario Brossa, Chief Operating Officer, ALBA Robot

Piattaforme integrate di nuova generazione per la robotica
Ignacio Sañudo Olmedo, Project Manager,  HiPeRT

Il monitoraggio del manto stradale tramite sensori video sui mezzi pubblici, Intelligenza Artificiale e 5G
Andrea Ranieri, Ricercatore, CNR

MOBILITA’ INDIVIDUALE

Per la quotidianità e il tempo libero

giovedì 5 maggio
ore 14.00 – 15.30

La vera sorpresa tecnologica degli ultimi cinque anni è la micromobilità. Con la pandemia molte amministrazioni hanno visto nella micromobilità uno strumento gestito da privati e necessitante di un minimo di infrastrutture per risolvere la crisi del trasporto collettivo. Sta mancando però la gestione della micromobilità, in un quadro in cui gli utilizzatori dei nuovi mezzi sono visti soprattutto come un pericolo alla sicurezza della circolazione e dei pedoni. Sarà effettivamente un’importante risorsa solo se il mezzo verrà integrato in modo credibile in servizi centrati sull’itinerario (MaaS). Mezzi elettrici e veicoli progettati per la silver mobility saranno fondamentali per un ulteriore sviluppo del settore.

Le tematiche:

  • E-bike
  • Micromobilità elettrica
  • Percorsi urbani e metropolitani
  • Cicloturismo periurbano
  • Silver mobility

Conduce
Andrea Pelisetti, Presidente, Club Monopattini di Torino

Lo scenario dello sharing nelle città 15 minuti: il passaggio dalla sperimentazione ad un contesto organico
Andrea Giaretta, Segretario, Assosharing 

Micromobilità in sharing: dati e tendenze
Luca Refrigeri, Sustainable and Shared Mobility Analyst, Osservatorio Nazionale Sharing Mobility

Biciplan di Città Metropolitana di Torino
Ottavio Castelletti, UdP Politiche di Trasporto e mobilità sostenibile, Città Metropolitana di Torino

Il ruolo delle aziende private per lo sviluppo della mobilità ciclistica
Antonio Dalla Venezia, Presidente,  CIAB e Referente, FIAB

Pin Bike: più pedali, più guadagni
Nico Capogna, CEO, Pin Bike

Micromobilità in sharing: l’importanza della multimodalità e dell’esperienza per gestire programmi di successo
Alessio Raccagna, Direttore Relazioni Istituzionali Sud Europa, LIME

Caratteristiche e vantaggi di un sistema di micromobilità efficiente e metropolitano
Vittorio Gattari, Public Policy Manager, Dott

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a cura di Redazione