Rimorchi e semirimorchi: mercato instabile, nonostante la crescita di novembre

Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e deiTrasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere,…

Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, ha elaborato una stima del mercato dei rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5t che per il mese di novembre 2020 denuncia un incremento delle immatricolazioni del 23,8% rispetto al novembre 2019 (1.382 unità immatricolate contro 1.116).
Questa stima porta il dato consolidato dei primi undici mesi dell’anno a -22,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, con 10.345 unità immatricolate contro 13.347.

“E’ al dato consolidato – commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli
Industriali di UNRAE – che dobbiamo guardare per farci una idea realistica dell’andamento del mercato in prossimità della chiusura di un anno caratterizzato da forti anomalie. I dati mensili risentono di una instabilità che può essere imputabile a diverse cause, legate alla discontinuità storica dei periodi di incentivazione degli investimenti nell’autotrasporto, insieme con le varie chiusure ed aperture di attività amministrative, oltre che produttive, che si sono succedute in quest’ultimo anno nel rispetto delle misure di contrasto al diffondersi della pandemia”.

“Se guardiamo l’andamento mensile del 2019 – prosegue Starace – vediamo che è
sostanzialmente negativo, ad esclusione dei mesi di gennaio e di luglio, con trend pressoché costante, e con la chiusura dei primi undici mesi a -6% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Se osserviamo il 2020, constatiamo invece un andamento significativamente negativo a due cifre fino ad aprile, che continua con flessioni a una cifra per il resto del periodo, ad esclusione di giugno (+7,0%), settembre (+17,8%) e novembre (+23,8%). Questa instabilità ci porta alla fine di novembre con un dato cumulato negativo di -22,5% rispetto al 2019. In buona sostanza, ci troviamo in presenza di una volatilità del mercato che rende poco realistici i dati e approssimativo qualsiasi tentativo di spiegazione e previsione.”
“Per quanto riguarda i veicoli trainati – sottolinea Starace – dobbiamo ancora ribadire alcune osservazioni di carattere specifico, che UNRAE va sottolineando ormai da tempo, ma senza che al comparto sia mai stata data la dovuta attenzione da parte dal Decisore politico o dall’Amministrazione dello Stato.”


Osservando le prenotazioni arrivate nei termini previsti per il primo periodo di
incentivazione agli investimenti per il 2020 e il 2021, si può notare che è stato impegnato per rimorchi e semirimorchi solo il 71,9% dell’importo disponibile.

Come già ribadito a più riprese, risulta pertanto evidente quanto prioritaria la necessità che per le varie categorie di autoveicoli finanziabili, sia rinegoziata, già per il 2021, la composizione del mix dei contributi, adeguandola coerentemente con le indicazioni che provengono dal mercato.

“Per i rimorchi, per esempio – continua il Presidente della Sezione Veicoli Industriali – la
finanziabilità potrebbe essere estesa anche ai veicoli trainati non predisposti per il traffico
intermodale, acquisiti contro radiazione per rottamazione di corrispondenti unità obsolete, a patto che siano equipaggiati con dispositivi che intervengano sull’efficienza del complesso (sostenibilità, connettività, sicurezza) o con allestimenti specifici di ultima generazione, acquisiti anche questi contro radiazione per rottamazione di corrispondente rimorchio obsoleto”.

“UNRAE – conclude Starace – è disponibile da subito a studiare con gli altri stakeholders del settore tutti gli aggiornamenti e le semplificazioni della normativa fiscale, finanziaria,
amministrativa e tecnica che sono ormai divenute improrogabili per favorire concretamente il rinnovo del parco veicoli rimorchiati, soprattutto se allestiti con dispositivi per trasporti specifici, la cui anzianità media continua pericolosamente ad aumentare sulle strade italiane”.

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a cura di Redazione