SCANIA – Green Mobility: verso una Firenze più verde

Viviamo in un mondo in costante evoluzione in cui macro-trend globali quali la crescita della popolazione e la progressiva urbanizzazione stanno determinando un incremento…

Viviamo in un mondo in costante evoluzione in cui macro-trend globali quali la crescita della popolazione e la progressiva urbanizzazione stanno determinando un incremento della domanda di mobilità che la Commissione Europea stima nell’ordine del 60% al 2050 rispetto al 2010, per il trasporto merci. Un incremento che deve essere gestito rendendo però il sistema di trasporto maggiormente sostenibile.
È proprio di questo che si è discusso a Firenze in occasione del convegno, promosso dal Comune, dal titolo “Green Mobility. Verso una Firenze più verde”. Scania ha ribadito la possibilità di dare vita ad un sistema di trasporto sostenibile lavorando insieme, coinvolgendo le aziende di trasporto, la committenza, i produttori e fornitori di carburanti, il mondo accademico, i media, gli allestitori, i legislatori e garantire un impegno congiunto e reale da parte del settore pubblico e privato.
L’assessore all’ambiente di Firenze Alessia Bettini, ha sottolineato: “Si tratta di un’iniziativa importante alla quale teniamo molto. In questi anni l’amministrazione comunale si è impegnata per ridurre l’inquinamento ed ha puntato molto sull’elettrico, soprattutto dentro il centro storico. Sono arrivati il car sharing e il bike sharing ma ci mancava, appunto, un servizio per i veicoli commerciali. Questa iniziativa è sperimentale spero abbia molto successo e possa continuare. Ringrazio Nissan Italia, Toscandia e Scania che stanno compiendo grandi passi verso un futuro di mobilità sempre più sostenibile, sia tra i veicoli commerciali, sia in quelli industriali dei quali è possibile ammirare all’esterno di Palazzo Vecchio una motrice ibrida, già utilizzata oggi e il furgone per e-Van Sharing in servizio a Firenze”.
Le città svolgeranno un ruolo sempre più determinante nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile, è quindi di fondamentale importanza che intraprendano al più presto strategie efficaci per garantire uno sviluppo sostenibile della mobilità”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “L’ambito urbano rappresenta un contesto sempre più sfidante per il trasporto: la domanda continua a crescere e ad evolvere con l’affermarsi dell’e-commerce. È quindi di fondamentale importanza promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato, proprio come sta avvenendo a Firenze. Solo così riusciremo a dare vita ad un sistema di trasporto libero dai combustibili fossili entro le tempistiche dettate dall’accordo di Parigi”.
Per il trasporto in ambito urbano, Scania ha recentemente presentato un nuovo veicolo ibrido è dotato di motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea che può funzionare a HVO (olio vegetale idro-trattato) o diesel, che lavora in parallelo ad un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) ed una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima durata. Un’ulteriore novità è rappresentata da Scania Zone, il nuovo servizio che supporta le aziende di trasporto e i loro conducenti nel rispettare le normative imposte localmente, associando regole come i limiti di velocità, le restrizioni in termini di emissioni e le limitazioni dei livelli di rumore in determinate aree a Scania Fleet Management.
Il nuovo veicolo ibrido di Scania rappresenta una soluzione ideale in grado di rispondere al meglio alle esigenze di trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale”, ha sottolineato Giuseppe Barelli, Amministratore Delegato di Toscandia. “La nostra concessionaria collabora da tempo con il Comune di Firenze, siamo convinti del fatto che solo lavorando insieme riusciremo a garantire alla Città di Firenze una mobilità sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale”

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a cura di Redazione Logistica e Trasporti